La primavera è ormai arrivata e come ogni anno segna l’inizio della bella stagione: le giornate si allungano, le temperature si alzano e la natura torna a sbocciare regalandoci stupende e colorate fioriture. In tale contesto, l’ultimo fine settimana di aprile nella città di Acireale torna l’appuntamento con la “Festa dei Fiori”. Saranno giorni all’insegna di colori, luci, profumi, musica e soprattutto fiori. Difatti, possiamo considerare proprio questi ultimi i veri protagonisti della manifestazione, i quali orneranno i sontuosi carri infiorati che sfileranno lungo il circuito barocco della città.

Carro infiorato 2020, (da Carnevale di Acireale - Pagina ufficiale)

 

Nata all’interno del contesto carnascialesco, la sfilata dei carri infiorati vanta ormai una tradizione secolare e rappresenta una dolce peculiarità esclusiva del Carnevale di Acireale.

Da dove derivano? Quando sono stati introdotti all’interno del circuito?
Occorre dire che queste bellissime opere, che oggi raggiungono notevoli dimensioni e presentano figure composte da centinaia di migliaia di fiori con movimenti e luci, nascono da un’antica usanza novecentesca di ricoprire le autovetture con fiori e agrumi. Per questo motivo, ancora oggi da molti vengono chiamate con il semplice appellativo di “macchine infiorate”.

 

Antica macchina infiorata, (da Fancity Acireale)

 

Le “macchine infiorate” fanno la loro prima apparizione all’interno del circuito acese nel 1930. Tuttavia, le fonti fanno riferimento ad un primo rapporto tra carnevale e fiori già nel lontano 1885, quando per la prima volta ad Acireale venne bandito il primissimo “Corso dei Fiori”. Tale manifestazione vide la grande partecipazione delle più importanti famiglie nobiliari della città che sfilarono con le loro carrozze riccamente addobbate di fiori.

Ma, come detto precedentemente, sarà solo nel 1930 che la sfilata delle macchine infiorate diventerà consuetudine. In quell’anno, l’iniziativa venne accolta favorevolmente dalla cittadinanza acese, tant’è che alla prima sfilata partecipò anche il Cavaliere Carlo Grassi, podestà della città, con la sua macchina perfettamente agghindata per l’occasione. Pian piano dalle semplici autovetture ricoperte da fiori si passerà inizialmente a soggetti infiorati posti al di sopra di esse, per poi tramutarsi negli odierni carri che richiesero un tema sociale da mettere in scena e, viste le dimensioni, una struttura indipendente da poter trainare. 

 

Macchina infiorata, (da Fancity Acireale)

Ferro, legno, reti metalliche e polistirolo sono alla base della struttura, alla quale in ultimo vi si applicano centinaia di migliaia di coloratissimi e profumatissimi fiori (per lo più garofani). Luci e movimenti, questi ultimi un tempo manuali, ma oggi meccanici, ultimano l’opera, che viene dunque fatta sfilare in circuito per essere ammirata in tutto il suo splendore da cittadini e turisti.

 

Carro infiorato oggi

 

E voi conoscevate la tradizione dei carri infiorati ad Acireale?

Quest'anno potrete ammirare queste splendide opere nei giorni 26, 27 e 28 aprile.

 

Noi vi aspettiamo al Chioschetto Liberty in piazza Lionardo Vigo, ad Acireale



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