Mag 23

È sempre il momento giusto per gustare una buona granita siciliana!
Che sia mattina o sera, estate o in inverno (in alcune città si trova addirittura in inverno!), in Sicilia non è mai strano ordinare una granita.
Non è solo una colazione, ma un ottimo pasto anche per le ore serali quando il caldo afoso non abbandona le nostre città.

 

 

Come si mangia? Sempre accompagnata da un’ottima brioche con il “tuppo”, da addentare subito o alla fine. In questo i siciliani non sono affatto concordi: tuppo per primo o alla fine?

Questa tipologia di brioche è un vanto della pasticceria siciliana, il suo nome deriva dalla forma che ricorda il tradizionale chignon basso che le donne siciliane portavano frequentemente in passato e che nel dialetto si chiama, appunto, “tuppo”. 

 

Ma quando nasce la granita in Sicilia?

Nel Medioevo la neve dell’Etna venne utilizzata per la creazione di granite rinfrescanti: i “nivaroli”, ovvero gli uomini che durante l’inverno si occupavano di raccoglierla e, nel corso dell’anno, di conservarla nelle “neviere” preservandola dal caldo estivo, fornivano la materia prima per questa fresca consumazione.

Le sue origini risalgono agli arabi e al loro Sherbet, una bevanda ghiacciata al sapore di frutta e rose, che in Sicilia si diffuse grazie proprio ai nivaroli.

La neve veniva grattata (da qui deriva il nome “grattachecca” della versione romana) e utilizzata per preparare sorbetti e gelati da gustare nei momenti caldi. Al di sopra di essa venivano versati il succo di limone o sciroppi di frutta o fiori.

 

La ricetta fu notevolmente migliorata nel XVI secolo, quando si scoprì che la neve mista a sale marino poteva essere utilizzata come refrigerante: la neve, dunque, divenne non più materia prima per la produzione ma refrigerante per la creazione della granita. Venne così ideato il "pozzetto", ovvero un tino di legno con all'interno un contenitore di zinco: l’intercapedine che si formava tra i due contenitori veniva riempita con sale e neve e chiusa con un sacco di iuta arrotolato. La miscela faceva creare cristalli di ghiaccio all’interno del contenitore di zinco in cui veniva versato il succo, l’acqua e lo zucchero. Attraverso l’uso di una pala, poi, si impediva la creazione di cristalli troppo grandi e l’incorporamento del ghiaccio alla miscela.

 

La ricetta della granita è rimasta sostanzialmente la stessa: la neve è stata sostituita con l’acqua e il pozzetto manuale è stato sostituito da una gelatiera che consente di produrre un impasto cremoso. Sebbene i gusti tradizionali siano limone, mandorla, caffè e gelsi oggi sono prodotte granite di ogni gusto immaginabile: non possono mancare cioccolato, pistacchio, nocciola, pesca, fragola e molto altro!

 

 

La granita, dunque, non è solo cibo ma anche un’esperienza tradizionale, un viaggio nel tempo che ci riporta alla scoperta di antiche ricette semplici che ancora oggi deliziano i palati. E la degustazione della granita è al tempo stesso un momento di incontro e relazione sociale, un momento conviviale o una scusa per riunirsi.

Ci vediamo per gustare insieme una buona granita?


Ad Acireale dal 23 Maggio al 26 Maggio si terrà Nivarata, il Festival Internazionale della Granita Siciliana con diverse degustazioni di granite e sorbetti artigianali preparati da gelatieri provenienti da tutto il mondo.

Apr 24

La primavera è ormai arrivata e come ogni anno segna l’inizio della bella stagione: le giornate si allungano, le temperature si alzano e la natura torna a sbocciare regalandoci stupende e colorate fioriture. In tale contesto, l’ultimo fine settimana di aprile nella città di Acireale torna l’appuntamento con la “Festa dei Fiori”. Saranno giorni all’insegna di colori, luci, profumi, musica e soprattutto fiori. Difatti, possiamo considerare proprio questi ultimi i veri protagonisti della manifestazione, i quali orneranno i sontuosi carri infiorati che sfileranno lungo il circuito barocco della città.

Carro infiorato 2020, (da Carnevale di Acireale - Pagina ufficiale)

 

Nata all’interno del contesto carnascialesco, la sfilata dei carri infiorati vanta ormai una tradizione secolare e rappresenta una dolce peculiarità esclusiva del Carnevale di Acireale.

Da dove derivano? Quando sono stati introdotti all’interno del circuito?
Occorre dire che queste bellissime opere, che oggi raggiungono notevoli dimensioni e presentano figure composte da centinaia di migliaia di fiori con movimenti e luci, nascono da un’antica usanza novecentesca di ricoprire le autovetture con fiori e agrumi. Per questo motivo, ancora oggi da molti vengono chiamate con il semplice appellativo di “macchine infiorate”.

 

Antica macchina infiorata, (da Fancity Acireale)

 

Le “macchine infiorate” fanno la loro prima apparizione all’interno del circuito acese nel 1930. Tuttavia, le fonti fanno riferimento ad un primo rapporto tra carnevale e fiori già nel lontano 1885, quando per la prima volta ad Acireale venne bandito il primissimo “Corso dei Fiori”. Tale manifestazione vide la grande partecipazione delle più importanti famiglie nobiliari della città che sfilarono con le loro carrozze riccamente addobbate di fiori.

Ma, come detto precedentemente, sarà solo nel 1930 che la sfilata delle macchine infiorate diventerà consuetudine. In quell’anno, l’iniziativa venne accolta favorevolmente dalla cittadinanza acese, tant’è che alla prima sfilata partecipò anche il Cavaliere Carlo Grassi, podestà della città, con la sua macchina perfettamente agghindata per l’occasione. Pian piano dalle semplici autovetture ricoperte da fiori si passerà inizialmente a soggetti infiorati posti al di sopra di esse, per poi tramutarsi negli odierni carri che richiesero un tema sociale da mettere in scena e, viste le dimensioni, una struttura indipendente da poter trainare. 

 

Macchina infiorata, (da Fancity Acireale)

Ferro, legno, reti metalliche e polistirolo sono alla base della struttura, alla quale in ultimo vi si applicano centinaia di migliaia di coloratissimi e profumatissimi fiori (per lo più garofani). Luci e movimenti, questi ultimi un tempo manuali, ma oggi meccanici, ultimano l’opera, che viene dunque fatta sfilare in circuito per essere ammirata in tutto il suo splendore da cittadini e turisti.

 

Carro infiorato oggi

 

E voi conoscevate la tradizione dei carri infiorati ad Acireale?

Quest'anno potrete ammirare queste splendide opere nei giorni 26, 27 e 28 aprile.

 

Noi vi aspettiamo al Chioschetto Liberty in piazza Lionardo Vigo, ad Acireale



Apr 04

Dopo l’esperienza dello scorso anno, la seconda edizione dell’Aci Cultural Festival è stata un autentico successo!

 

 

Noi, di Stoà Sicula, abbiamo focalizzato l’attenzione sul tema del turismo esperienziale e di come questo sia davvero uno strumento e un mezzo idoneo e pertinente per favorire un’ulteriore rinascita culturale per la città di Acireale e il territorio limitrofo.

 

 

Gli interventi dei relatori sono stati molteplici, spaziando su argomenti tanto diversi fra loro ma pur sempre accomunati dalla voglia di fare turismo in maniera originale o semplicemente insolita grazie l’immenso patrimonio culturale presente sul nostro territorio di riferimento.

   

Che sia il nostro patrimonio materiale o immateriale, qualunque cosa se scelta ed elaborata con cura può portare dei risultati notevoli per chiunque entri in contatto con le nostre realtà, siano essi cittadini locali, turisti italiani o esteri. 

 

Anche quest’anno abbiamo deciso di proporre alcune esperienze e laboratori per tutti i partecipanti e i curiosi: il maestro Franco Patanè ci ha deliziati con una dimostrazione autentica sulla produzione della granita siciliana alla tradizionale maniera dei nevaroli; è stato possibile, inoltre, visitare la mostra d'arte intitolata "E poi?" delle artiste Roberta Normanno e Darcy Rader, accompagnata a un calice di vino offerto da Moro; si è sperimentata, ancora, l'arte della cartapesta grazie agli artigiani Raimondo Russo e Danilo Amico, quella dei coriandoli grazie all'associazione culturale Coriandolata e la produzione di vasi in argilla, alla maniera preistorica, curata dai membri della nostra associazione culturale Stoà Sicula.

 

Esperienza della produzione delle tradizionale granita siciliana a cura del maestro Franco Patanè

 

Mostra d'arte intitolata "E poi?" delle artiste Roberta Normanno e Darcy Rader

 

Esperienza sull'arte della cartapesta a cura degli artigiani Raimondo Russo e Danilo Amico

 

Esperienza sull'arte con i coriandoli a cura dell'associazione culturale Coriandolata

 

 Esperienza sulla produzione di vasetti in argilla con metodo preistorico
a cura dell'associazione culturale Stoà Sicula

 

Ultimo, ma non per importanza, il Virtual Tour dell'area archeologica di Santa Venera al Pozzo che, grazie al lavoro di Rosario Morabito e Vera Serraggi Sindone del team Acireale Laboratorio Multimediale per lo sviluppo di applicazioni in AR e VR, ha visto la numerosa partecipazione di grandi e piccoli per riscoprire il sito archeologico di Santa Venera al Pozzo, ricadente nel nostro territorio, in modo prettamente immersivo e coinvolgente per i sensi.

 

Virtual Tour dell'area archeologica di Santa Venera al Pozzo

 Virtual Tour dell'area archeologica di Santa Venera al Pozzo

 

Per tutto questo dobbiamo dire grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuti: dall'amministrazione comunale che ha collaborato con noi per la riuscita del festival inserito nel programma Acireale E20 Marzo, il mese delle Cultura, al GAL Terre di Aci per averci fornito i visori per la realtà virtuale, ai relatori e agli esperti che ci hanno accompagnato in questo viaggio e a tutti quelli che hanno ancora voglia di credere nel nostro patrimonio e nel potenziale turistico della nostra città.

 

 

Grazie di cuore per il vostro supporto e confidiamo di rivederci alla prossima edizione!

 

 

 

 

Mar 10

Sabato 16 e domenica 17 marzo torna ad Acireale il Festival dedicato alla cultura e al turismo!

L’Associazione Culturale Stoà Sicula organizza, per il secondo anno, l’Aci Cultural Festival, un evento che coinvolgerà istituzioni, enti pubblici, soggetti privati, associazioni e chiunque abbia interesse per la valorizzazione e la promozione turistica del territorio siciliano, con particolare riferimento ad Acireale e alla provincia di Catania.

 

Il Festival mette insieme diverse realtà connesse dalla medesima finalità, ovvero il turismo con particolare riferimento alle sue forme esperienziali che arricchiscono il territorio delle Aci e dei dintorni generando un nuovo richiamo turistico. In tal senso, infatti, esso ha cambiato aspetto, si è evoluto ed è maturato. E così anche le richieste di novità da parte dei suoi fruitori.

L’obiettivo è, dunque, quello di individuare le direzioni intraprese oggi dal turismo ponendo l'accento sulla sempre più evidente necessità di vivere esperienze personali e interattive ed essere protagonisti delle proprie vacanze o riscoprire la propria città immergendosi totalmente in nuovi ambienti, culture e tradizioni locali.

Enti territoriali, enti di ricerca, pubblica amministrazione, musei, fondazioni, associazioni, imprese e privati sono chiamati a lavorare in sinergia perché tutto questo possa accadere, proponendo soluzioni concrete ed effettivamente attuabili.

Il Festival si svolgerà attraverso interventi di esperti dei vari settori, dibattiti, dimostrazioni ed esperienze. Tra questi particolare attenzione sarà rivolta alle nuove tecnologie di realtà virtuale e aumentata, l'utilizzo della stampa 3D, laboratori creativi, degustazioni, workshop, esperienze immersive e molto altro ancora.

Il Festival si svolgerà sabato 16 marzo dalle ore 16:00 alle ore 19:00 e domenica 17 marzo dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00 presso la sala Pinella Musmeci della Villa Belvedere di Acireale.

L’evento è realizzato in collaborazione con il comune di Acireale nell’ambito delle iniziative E20 “Marzo il mese della cultura”.

 

Programma completo qui

Dic 06
Al termine del Festival Le Vie dei Tesori ci sentiamo sempre in bilico tra un sospiro di sollievo e un senso di forte nostalgia.
 
Non è facile lasciarsi alle spalle un mese di intensa attività, dove la Cultura fa da padrona e ci permette di stare a contatto con le persone diffondendo la conoscenza delle bellezze della nostra città, Acireale.
 
Anche quest'anno, il terzo di fila, ci siamo ritrovati nelle vesti di organizzatori per la città di Acireale aprendo ben 10 luoghi e organizzando 17 esperienze: un record che ci permette di evidenziare quanto il festival stia pian piano crescendo di anno in anno!
 
Se questo è stato possibile, però, al di là della nostra tenacia, è stato anche grazie a coloro che ci hanno sostenuti credendo in noi e nel festival.
 
Il primo ringraziamento va, quindi, a tutti coloro che hanno permesso lo svolgimento e la riuscita di questo festival: allo staff de Le Vie dei Tesori; alla responsabile di Catania Alessandra Fabretti; agli enti pubblici quali la Diocesi di Acireale e al Comune Città di Acireale (con il supporto dell'assessore Di Mauro e del sindaco Roberto Barbagallo); al Direttore del parco archeologico di Catania, dottor Giuseppe D'Urso e alla dottoressa Falco per l'apertura del sito archeologico di Santa Venera al Pozzo e a tutti coloro che hanno permesso l'apertura dei siti, quali la Biblioteca e Pinacoteca Zelantea (dottoressa Gravagno), il Monumentale Presepe napoletano e il Museo del tesoro di San Sebastiano (con particolari ringraziamenti al dott. Fabio Francesco Grippaldi), il Museo del Carnevale di Acireale (un ringraziamento va alla Fondazione del Carnevale e al presidente Nando Ardita), la chiesa di San Benedetto, la chiesa di Santa Maria dell'Itria, la chiesa di Santa Maria Maddalena, la Chiesa di San Raffaele, la chiesa di San Francesco di Paola e il seminario vescovile. Anche in questo caso il supporto di sacerdoti, suore e responsabili è stato prezioso e fondamentale.
 
 
 
È ancora doveroso da parte nostra ringraziare i privati che ci hanno accompagnato in questa avventura: i proprietari del Palazzo Martino Fiorini, del Raciti Palace e del Palazzo D'Amico Acireale, il maestro della cartapesta Alberto Siracusa, i ragazzi della vicina Aci San Filippo che hanno curato le visite guidate presso la Basilica di San Filippo Museo Verticale d'Arte Sacra "Benedetto XVI", il dottor Nino Graziano Luca e i danzatori della Compagnia Nazionale di Danza Storica, il maestro pasticcere Franco Patané di Riso Paradiso, i fratelli Leotta e gli artigiani del laboratorio Le Panier Bags, Mara Amato che ha curato uno splendido viaggio in barca lungo la Riviera ionica fra storia, miti e natura, il violinista Sebastiano Battiato, Agata Mammino e Clara Russo di Bio Boutique che tra miele e cosmesi hanno arricchito una meravigliosa mattinata presso il sito archeologico di Santa Venera al Pozzo, Roberta Normanno Illustrator e Alessio di Meraviglia Studio che tra musica, colori e fotografie hanno accolto i visitatori nel loro centro culturale, lo staff di Batia dell'arcangelo Gabriele e il maestro di Yoga giapponese Sebastiano Longo e la palestra Scandura Fitness "Nati per Muoverci".
 
 
 
 
 
 
Ma ci è doveroso ringraziare soprattutto coloro che hanno permesso che tutta la macchina potesse mettersi in moto. E allora un grazie ai membri del nostro STAFF, alle tirocinanti dell'Università degli studi di Catania e ai ragazzi dell'alternanza scuola-lavoro del Liceo Gulli e Pennisi, che, attraverso la collaborazione e il supporto della Fondazione Città del Fanciullo e, in particolare, della dott.ssa Marina Scandura, hanno contribuito donandoci il massimo del loro impegno per la buona riuscita del festival.
 
Infine un grandissimo grazie va a tutti i visitatori che nel corso dei weekend hanno accolto positivamente la nostra iniziativa visitando i numerosi luoghi e partecipando attivamente alle esperienze inserite nel circuito. I sorrisi e i complimenti ricevuti in queste settimane non fanno altro che entusiasmarci e spronarci a fare sempre meglio per garantire una valorizzazione della nostra città a 360°.
 
Siamo, dunque, molto fieri ed orgogliosi di quel che abbiamo realizzato quest'anno, con la speranza di continuare a realizzare altrettante straordinarie esperienze nelle iniziative future.
Certi che continuerete a seguirci anche nelle prossime avventure, infinite grazie per tutto!
 
 
 
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