Il Barocco di Acireale
Barocco acese o tardo Barocco?
La seconda definizione, che spesso viene attribuita allo stile architettonico e anche pittorico degli edifici della città, è dovuta ad un evento noto a tutti i Siciliani della costa orientale: il terribile terremoto del 1693 che colpì tutto il Val di Noto.
La ricostruzione settecentesca non seguì uno stile unico e predefinito, un po’ come accadde a Noto: ecco perché ad Acireale si mescolano linguaggi (Barocco e Neoclassico in particolare), ma anche colori (pietra lavica etnea e pietra bianca proveniente da Siracusa).
I protagonisti della ricostruzione
Nel corso del Settecento si sono distinti l’architetto Paolo Amico e il pittore Pietro Paolo Vasta, che diede vita ad una vera e propria scuola di allievi che seguirono le sue orme. L’Ottocento vedrà, invece, l’opera di tre architetti, Mariano Panebianco, Mariano Falcini e Stefano Ittar (quest’ultimo rinomato anche per la città di Catania).
Le caratteristiche
Alle forme più sobrie ed eleganti, frutto dell'avanzata dello stile neoclassico, si affianca la sontuosità barocca con motivi più dinamici, forme concave e convesse, timpani spezzati, un tripudio di festoni, spirali, girali, arabeschi e mascheroni dal valore apotropaico.
Alcuni esempi
Tra le chiese vi sono:
- la Cattedrale: affreschi e tele di Grasso e Sciuti, di Vasta e i suoi allievi e dei fratelli Filocamo e altri pittori acesi;
- la Basilica dei santi Pietro e Paolo: timpani spezzati. Tele del Platania, di Ragonisi e Vasta;
- la Basilica collegiata di San Sebastiano: mascheroni, ghirlande e putti in facciata. Affreschi e tele del Vasta e i suoi allievi, del Costanzo e Ragonisi e altri pittori acesi;
- Chiesa degli Agonizzanti: mascheroni, ghirlande e putti in facciata;
- la Chiesa di santa Maria del Suffragio: affreschi interni del Vasta;
- la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (San Camillo): affreschi interni del Vasta;
Tra i palazzi:
- Palazzo del Municipio: mascheroni sulla facciata;
- Palazzo Modò (ex Teatro Eldorado): mascheroni lungo l'arco di ingresso e i balconi
Acireale. Dove mangiare?
Cucina tipica siciliana?
Dalle portate da ristorante alla pizza fino alla nostra granita, diversa da tutte le altre! Ecco dove mangiare i piatti più caratteristici della nostra città.
Ristoranti
- Ristorante trattoria Vico Proiette
- Trattoria U Puttusu
- All’Antica Osteria
- La Nassa
- Il Tino (🚗)
Ristoranti di sushi
- Chevere. Sushi & Poke
- Bellavista
- ROBATA
- Magatama
- Chan Sushi (🚗)
- Prima Stella Sushi & Fusion (🚗)
Pizzerie
- Times food
- Vecchia Aci
- Pizzeria Gallo
- Al Ficodindia
- Bellavista
- Frumento
- Fuoco
- Flora Café (🚗)
- Acquadelferro (🚗)
- Il Tocco (🚗)
- Le cantine di Loreto (🚗)
Aperitivi
- Bar Kennedy
- Casa e Putia
- Moro
- Laviko
- Le Caveau
- Caffé Chamarel
- Caffeina Lab
- Disiu
Bar
- Flora Café (🚗)
- Bar Kennedy
- Re Dolce Freddo
- Laviko
- Bar Eldorado
- Love Bakery & café
- Moro
- Al Duomo
- Bar Cipriani
Pub
- Bla Bla
- Etimué
- Casa e Putia
- Le Caveau
- Caffeina Lab
- La Caverna del Mastro Birraio (🚗)
🚗 da raggiungere in auto
Acireale, cosa visitare.
I musei acesi
I musei di Acireale raccontano le tradizioni della Sicilia ed, ovviamente, della città.
- PINACOTECA ZELANTEA - Via Marchese di Sangiuliano, 48: al fianco della biblioteca, la pinacoteca ospita un vero e proprio museo al cui interno sono custodite opere pittoriche dal grandissimo valore artistico, una carrozza settecentesca del senato acese, dei reperti archeologici greco-romani, un busto di Cesare e il gruppo in gesso originale che raffigura Aci e Galatea, opera di Rosario Anastasi.
- MUSEO DEL CARNEVALE - Via Ruggero Settimo, 5: di recente inaugurazione (2019) esso racconta la lunga tradizione carnevalesca della cittadina che si fregia del titolo del “più bel Carnevale di Sicilia”. Al suo interno sono custodite pregevoli opere quali: il rosone della Cattedrale, pezzi artistici, mascheroni, calchi in gesso, bozzetti e carri in miniatura.
- MUSEO OPERA DEI PUPI - Via Alessi, 5: è il più antico della città. Custodisce i famosi pupi, di dimensioni e foggia ben diverse da quelli della scuola palermitana e catanese, e le originali attrezzature teatrali. Il museo comunica alla perfezione la tradizione e la cultura popolare che si affermò nel secolo precedente e che oggi, sfortunatamente, sta lentamente svanendo.
- MUSEO DELLA BASILICA DI SAN SEBASTIANO - Piazza Leonardi Vigo: il museo ecclesiastico di arte sacra rappresenta un emozionante omaggio legato al compatrono della città che ha un culto antichissimo. Al suo interno si trovano meravigliose opere di manifattura siciliana: gli ex voto, i gioielli, i preziosissimi ostensori e delle pregevoli tele artistiche.
- MUSEO DELLE UNIFORMI - Via Ruggero Settimo, 20: all’interno del Palazzo Municipale è ospitato questo piccolo museo che, tramite le sue vetrine, esalta la storia e le nazioni di provenienza dei capi custoditi (databili tra il 1796 e il 1928). La collezione, appartenente all’ingegnere Aldo Scaccianoce, fu poi acquistata dalla regione siciliana. Ne fanno parte alcuni esemplari notevoli: un elmo della guardia dello zar Nicola II (il padre della famosa Anastasia) e una divisa di Francesco Giuseppe (il marito di Sissi).
Alcuni sono addirittura pezzi unici in Italia! -
Un festival siciliano dedicato alle arti e ai mestieri. Ecco cos’è Artieri. Il mercato creativo.
Stoà Sicula e il suo team di archeologi sono stati in trasferta, venerdì 15 luglio, presso Ortigia (Siracusa) proprio in occasione di questo festival.
Perché?
Per portare un po’ di storia e archeologia lì dove sono sbarcati i Greci nel lontano VIII secolo a. C. naturalmente!
Di cosa ci siamo occupati
Il nostro non era uno stand come tutti gli altri: tra i deliziosi mercatini ricchi di prodotti artigianali, noi abbiamo occupato uno spazio laterale per lavorare l’argilla come veri e propri vasai d’altri tempi.
E così dopo una breve spiegazione ai bambini curiosi eccoci lì, tutti giù per terra, a lavorare, con l’uso di due tecniche antichissime, quell’impasto morbido per realizzarne veri e propri vasi.
Com’è andata
Siamo davvero soddisfatti del lavoro svolto da tutti coloro che ci hanno dato fiducia: sono stati creati vasi degni di una vera e propria mostra!
Bambini e ragazzini di tutte le età, provenienti dalla Sicilia e da altre parti d'Italia e d'Europa, hanno dato sfogo alla loro enorme creatività dimostrando notevoli abilità manuali.
Che dire, obiettivo raggiunto!
Coinvolgere i bambini e far scoprire loro un antichissimo mestiere è ciò che ci eravamo prefissati.
Dunque non ci resta che ringraziare i partecipanti, che nel corso della serata hanno scelto di accompagnarci in questa attività, e le organizzatrici dell’evento, Angela Cacciola e Maria Grazia Barbagallo, che ci hanno coinvolti nel festival!
Acireale, cosa visitare?
Le chiese acesi
Acireale, città delle cento campane.
Da dove verrà mai questo nome? Proprio dalla notevole quantità di chiese della città e dei borghi circostanti. Di antichissime ne sono rimaste ben poche a causa del terremoto del 1693, quindi per lo più si tratta di edifici ricostruiti dal Settecento in poi.
Vediamone alcuni.
Basilica Cattedrale Maria SS.ma Annunziata
Fondazione: primi anni del XV secolo
Ricostruzione post terremoto
Stili differenti
Luogo: Piazza Duomo
Descrizione: https://www.parcoecclesialetna.it/it/itinerari/le-tre-basiliche/basilica-cattedrale-maria-ss-annunziata/
Basilica San Sebastiano
Fondazione: primi anni del XV secolo
Ricostruzione post terremoto
Stile barocco
Luogo: Piazza Lionardo Vigo
Descrizione: https://www.parcoecclesialetna.it/it/itinerari/le-tre-basiliche/basilica-san-sebastiano/
Chiesa Santa Maria della Neve
Fondazione: primi anni del XVIII secolo
Costruita in grotta lavica
Luogo: Via Provinciale per Riposto
Descrizione: https://www.stoasicula.it/guide/92-chiesa-santa-maria-della-neve-acireale
Chiesa Santissimo Salvatore
Fondazione: XVI secolo
Pochi danni dopo il terremoto
Luogo: Corso Savoia
Descrizione: https://www.stoasicula.it/guide/91-chiesa-santissimo-salvatore-acireale
Chiesa e Chiostro di San Biagio
Fondazione: primi anni del XVI secolo
Stile neoclassico in facciata
Luogo: Piazza San Biagio
Descrizione: https://www.stoasicula.it/guide/90-san-biagio
Chiesa di San Rocco
Fondazione: primi anni del XVI secolo
Stile baroccheggiante in facciata
Luogo: Corso Umberto
Descrizione: https://www.stoasicula.it/guide/93-chiesa-san-rocco-acireale
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Fondazione: primi anni del XVIII secolo
Stile neoclassico all’esterno e barocco all’interno
Luogo: Via Galatea
Chiesa di Sant’Antonio di Padova
Fondazione: XV secolo
Ricostruzione post terremoto
Stili differenti
Luogo: Via Vittorio Emanuele II
Descrizione: https://www.parcoecclesialetna.it/it/itinerari/vasta-e-la-teatralita-barocca/chiesa-s-antonio-di-padova/
Chiesa di Santa Maria del Suffragio
Fondazione: XVII secolo
Intatta dopo il terremoto
Stile neoclassico all’esterno e barocco all’interno
Luogo: Piazza Suffragio
Descrizione: https://www.parcoecclesialetna.it/it/itinerari/vasta-e-la-teatralita-barocca/chiesa-santa-maria-del-suffragio/