Set 21

La triscele dal greco antico τρισκελής (“che ha tre gambe”), fu utilizzata simbolicamente a partire dal mondo vicino-orientale per indicare la luna, il sole o più genericamente il moto degli astri.

Nell’arte greca la rappresentazione della triscele consisteva in una figura con al centro una testa femminile o gorgòneion (dalla testa di Medusa) dalla quale si dipartivano tre gambe con i piedi rivolti nello stesso senso.

Dalla triscele deriva Trinakìa o Trinakrìa, il nome col quale i Greci designarono l’isola di Sicilia formata da tre alti promontori: Capo Peloro (Messina), Capo Passero (Portopalo) e Capo Lilibeo (Marsala).

La triscele divenne anche un importante simbolo monetale e fu utilizzata da Fliunte, Egina, Milo e Derrones tra il VI e il V secolo a.C. e poi da Ierapitna e dalla confederazione licia nel IV secolo a.C.

Sempre nel IV secolo a.C., nel periodo pre-agatocleo (317-310 a.C.), anche Siracusa coniò le prime monete con la rappresentazione della triscele con il gorgòneion al centro. Fu poi, a partire dal periodo romano, che questa si affermò come simbolo rappresentativo della Sicilia, come si evince anche dalle emissioni monetali di Agrigento e Panormo.

 

 http://siciliastoriaemito.altervista.org/wp-content/uploads/2016/08/001-syracuse-Triskeles-Triscele-su-una-moneta-siracusana-del-tempo-di-Agatocle-con-gorgon%C3%A8ion-al-centro.jpg

 

La triscele o triskell fu anche uno dei più importanti simboli celtici, nella variante spiralata: rappresentava la triplice manifestazione del Dio Unico (forza, saggezza ed amore).

 

 

A partire dal 1072, in seguito alla conquista normanna della Sicilia, la triscele fu esportata e adottata sulla bandiera dell’isola di Man. 

 

 

Nel 1282 durante il periodo della “Rivolta dei Vespri” la triscele fa la sua comparsa sulla bandiera siciliana, ma con i colori giallo e rosso invertiti: questi prendevano ispirazione dalla precedente bandiera del Regno di Sicilia e dai colori della città di Palermo, centro focale della rivolta contro gli Angioini. 

 

 https://it.wikipedia.org/wiki/File:Vespro_flag.svg

 

Solo più recentemente, nel 2000, la Regione Sicilia la riconobbe come bandiera ufficiale: i colori giallo e rosso sullo sfondo, con il giallo e le tre spighe di grano che si ricollegano alla fertilità della terra e del sole che splende sull’isola e il rosso che richiama il sangue versato dai siciliani durante i Vespri.

 

 https://it.wikipedia.org/wiki/File:Sicilian_Flag.svg

Apr 02

I fiumi attraggono i popoli da sempre, poiché sono fonte di vita da ogni punto di vista.

I fiumi hanno visto nascere grandi civiltà e hanno fatto parte del loro sviluppo.

I fiumi hanno raggiunto percorsi straordinari grazie ai popoli che hanno saputo farne buon uso.

A Catania tutto questo è stato rappresentato dal fiume Amenano, che, a partire dal periodo medievale e fino al XIX secolo, assunse il nome di Judicello, poiché attraversava il quartiere ebraico della Giudecca.

Oggi l’Amenano è un corso d’acqua di natura sotterranea e, con la nostra visita della città, abbiamo avuto l’occasione di osservarlo presso Piazza Duomo.

Ma sapevate che i punti in cui è visibile oggi sono molteplici? Ecco i principali.

 

Di fronte alle terme dell’Indirizzo si sviluppa uno dei trentasei canali che, precedentemente all’eruzione del 1669, si ricongiungeva al fiume. Il canale risulta attualmente percorribile con degli adeguati stivali per una decina di metri. Questo è uno dei tratti ancora visibili sotto Piazza Currò presso la cosiddetta “A putia dell’Ostello” (in foto il tratto visibile dalla cantina del locale). Diremmo a dir poco affascinante cenare mentre il fiume scorre accanto al fortunato avventore.

 

 

Se preferite, invece, vederlo alla luce del sole allora dovreste passeggiare all’interno del Giardino Pacini, nei pressi degli Archi della Marina: qui il tratto fluviale è visibile affacciandosi da una ringhiera.

Per una visione ancor più suggestiva suggeriamo, poi, la fontana di Piazza Duomo, uno dei punti in cui il fiume riaffiora in superficie.

La fontana venne realizzata nel 1867 da Tito Angelini utilizzando il marmo di Carrara.  Essa è costituita da diverse sculture: in alto si trova un giovane con una cornucopia in mano che rappresenta la personificazione dello stesso fiume Amenano. Al di sotto si trova una vasca a forma di calice affiancata da due tritoni con cornucopia da cui fuoriesce l’acqua.

Ma anche dalla vasca l’acqua scorre, riversandosi nel fiume sottostante e producendo un effetto a cascata che ricorda un lenzuolo. Da qui deriva il nome datogli dai catanesi “acqua a linzolu” ovvero acqua a lenzuolo. Il nome potrebbe avere una duplice origine poiché era anche il punto del fiume in cui le donne andavano a lavare le lenzuola.

 

 

Da qui il fiume attraverso una serie di canali alimentava anche le Terme achilliane, oggi conservate sotto la Cattedrale della città. Anche lì sotto si sente lo scroscio dell’acqua in un’atmosfera alquanto poetica.

Passando all’aspetto più mitologico legato al fiume è bene sapere che per gli antichi greci le divinità fluviali, maschili e femminili, erano spesso personificate per essere meglio identificate. Come nel caso dell’Aretusa siracusana, anche l'Amenano quindi, in quanto divinità fluviale, veniva raffigurato sulle monete: era un bellissimo fanciullo oppure un toro androprosopo, ovvero con corpo taurino e volto umano. Lo si evince da numerose monete di V secolo a.C. con tali raffigurazioni.

 

Il nostro viaggio alla scoperta dell’Amenano finisce qui, ma speriamo di portarvi con noi lungo questo percorso che vi abbiamo raccontato oggi.

Mar 31

ACIREALE

 

  • Mostra permanente delle Uniformi storiche

 Sede: Palazzo municipale (XVIII sec.), piazza Duomo

Tel. 095/895256

Orario:
ANTIMERIDIANO: tutti i giorni, domenica compresa, dalle ore 9:00 alle ore 13:00
POMERIDIANO: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì e Sabato dalle ore 15:30 alle ore 19:30

 Ingresso gratuito

 

  • Mostra permanente dell'Opera dei Pupi

 Sede: Teatro dell'Opera, via Alessi n. 5
 Tel.095/7685611.

Orario:
ANTIMERIDIANO: tutti i giorni, domenica compresa, dalle ore 9:00 alle ore 13:00
POMERIDIANO: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì e Sabato dalle ore 15:30 alle ore 19:30

 Ingresso gratuito

 

  • Biblioteca e Pinacoteca Zelantea

 Sede: Via Marchese di Sangiuliano, 17

Tel: 095/7634516

 Orario invernale

 Biblioteca: dal martedì al venerdì h. 10.00/13.00 - 15.30/18.30

sabato 10.00/13.00

Pinacoteca: 9.30/12.30 - 16.30/18.30

 Orario Estivo

 Martedì  h. 10.00/13.00 - 15.30/18.30 

dal mercoledì al sabato  h. 10.00/13.00

 Ingresso gratuito

 

  •  Santa Venera al Pozzo

 Sede: Via Alimena, 7 - Acicatena

 Attualmente chiuso al pubblico per lavori.

 

 

CATANIA

 

  • Castello Ursino

Sede: Piazza Federico di Svevia, 1

Tel. 095 345830

 Orario:

tutti i giorni ore 9.00 - 19.00

la biglietteria chiude alla 18.00 

 Biglietto: € 6,00 ridotto € 3,00; scolaresche € 2,00

 

  • Cattedrale di Sant’Agata – Duomo

 Sede: Piazza Duomo

Tel 095 320044

 Orari:

da lunedì a sabato 7.00-12.00 e 16.00-19.00; domenica 7.30 -12.00 e 16.30-19.00

 Ingresso gratuito

 

  •  Museo Diocesano

 Sede: Piazza Duomo, Via Etnea, 8

Tel. 095 281635

 Orari:

Da Lunedì a Venerdì ore 9.00 - 14.00
Martedì e Giovedì ore 15.00 - 18.00
Sabato ore 9.00 - 13.00
Domenica e Festivi su prenotazione

 Biglietto: € 7,00; ridotto € 4,00

 

  • Terme Achilliane

 Sede: Piazza Duomo

Tel. 095 281635

Orari:

Da Lunedì a Venerdì ore 9.00 - 14.00
Martedì e Giovedì ore 15.00 - 18.00
Sabato ore 9.00 - 13.00
Domenica e Festivi su prenotazione

 Biglietto: € 5,00; ridotto € 3,00

 

  • Teatro Antico

Sede: Via Vittorio Emanuele, 262

Orari:

09,00-17,00 (chiusura biglietteria 16,30)

Biglietto: € 6,00; ridotto € 3,00

 

  • Anfiteatro

Sede: Piazza Stesicoro

 Orari:

Da Martedì a Sabato 09:00- 13:00 e 14:30 - 17:00

Domenica 09:00 - 13:00 

 Ingresso gratuito

 

  • La Casa Museo di Giovanni Verga

Sede: Via Sant'Anna, 8

 Orari:

dal lunedì al sabato 09.00-13.00 - 14.30-18.00

 Biglietto: € 4,00; ridotto € 2,00

 

 

SIRACUSA

  • Area Archeologica della Neapolis

Sede:

 Orari:

Tutti i giorno 8.30 - 18.30 (chiusura biglietteria 17.00)

 

  • Castello Eurialo

Sede:

 Orari:

Giovedì 8.30 - 13.30 (chiusura biglietteria 13.00)

 

  • Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi

Sede:

 Orari:

Da martedì a sabato 9.00 - 19.00 (chiusura biglietteria 18.00)

Festivi 9.00 - 14.00

 

 

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